venerdì 28 settembre 2007

Habemus Amiga!

Finalmente il mio Amiga 2000 è arrivato.

Questa mattina sono andato a ritirare la scocca di quello che un tempo fu una gloriosa workstation ma che il tempo e l'imperizia ha fatto, inesorabilmente, decadere.

Sborsati i 30 Euretti pattuti, contento come un ragazzino di 12 anni, porto a casa il mammuth e lo posiziono sul tavolino armato di cacciavita, pennelleto "levamonnezza" e tanta, tanta pazienza.

Qualche segno sulla scocca c'è, ma fortunatamente non è piegata; alcuneviti, tuttavia, sembrano essere quasi sporche di grasso... poco male le sostituirò con altri modelli compatibili.

Una volta aperto il case si svela il perché questo Ami non è funzionante: la batteria ha cacciato talmente tanto acido da aver addirittura ossidato alcuni piedini del MC68000 e reso inutilizzabili la maggior parte delle piste adiacenti. Rassegnatomi all'idea di non poter rivendere la scheda madre procedo all'estrazione di ciò che rimane del MC68000, Gary, Paula e Denise. Fat Lady, invece, non sembra avere voglia di uscire, decido quindi di lasciarla li dov'è abbracciata al suo socket PLCC dove mamma Commodore l'aveva posizionata.

L'alimentatore, poi, presentava svariati corto circuito ed in alcune parti era bruciato. Quindi anche quello è andato a far compagnia agli avanzi di ieri sera salvano però il socket dove alloggiava, nella speranza di poterlo riadattare ad un nuovo ATX.

Una volta rimossa, tra mille bestemmie, la scheda madre mi rendo conto che Commodore avrebbe tranquillamente potuto scrivere sul fondo dell'Amiga 2000 la frase: "tu non dovresti essere quì". Difatti, per quanto gli spessori in plastica si sono arresi facilmente alla morsa della mia pinza, lo stesso non si può dire dei piedini in solido metallo.

Questi hanno palesemente smentito i "Borg" di Star Trekkiana memoria asserendo che "La resistenza NON è inutile" e non volendone sapere di venire via. Oh beh, pazienza... li dovrò segare e ricoprire di nastro isolante.

Inoltre dovrò PESANTEMENTE intervenire sulla parte posteriore del case per cercare di adattare motherboard ATX e medesimo alimentatore.

Fortunatamente i socket per hard disk, floppy e DVD sono ancora di misure standard e quindi, almeno questo, non mi darà problemi.

Dopo una bella ripulita ho riassemblato l'Amiga 2000 nudo, senza neanche il minimo componente elettronico all'interno che non fossero i led.

Ora devo solamente provarci all'interno una scheda madre ATX, fissarla alla base ed iniziare a tagliare il posteriore per infilarci quest'ultima e l'alimentatore dopodiché procederò all'aggiunta al posto dei due ingressi joypad i pulsanti POWER e RESET, al posto dell'ingresso della tastiera il puilsante di accensione dei neon e poi posizionare tutte le altre corbellerie che ho previsto.

Una volta installatovi sopra Amithlon potrò finalmente mandare a casa il mio "Winblows-based" PC e godermi le meraviglie di AmigaOS 3.9.

D'altro canto posso navigare con AWeb, guardare la posta con YAM, chattare via Messenger con il software compatibile, vedere film ed ascoltare MP3 o CD, stampare documenti e vedere PDF, lavorare in grafica 3D e fotoritocco 2D e quindi mi viene da pensare: perché devo avere 2 Gb di RAM per lavorare bene quando mi basterebbero 8 Mb?

Michele Iurillo in un suo editoriale disse: "Windows 95? AmigaOS 85!!!"

Oggi lo posso quotare dicendo: "Windows Vista? Amiga in Vista!!!"

giovedì 27 settembre 2007

Amiga 2000? Si, Amiga DEL 2000!

Ebbene alla fine mi è capitata una bella occasione.

Sebbene le mie ricerche fossero orientate verso un case A4000 o A3000 alla fine non ho saputo resistere alla tentazione che un giornale di annunci locale mi ha proposto.

Tale annuncio riguardava un Amiga 2000 non funzionante. Quindi non mi sentirei neanche in colpa dallo smembrare un qualcosa di potenzialmente ripristinabile o funzionante al 100% per sostituirlo con pagano hardware x86. Il tutto per la modica cifra di 30 euro.

Considerato il fatto che, al giorno d'oggi, un case di un qualunque assemblato minimo costa quella cifra, direi che mi sono portato a casa qualcosa ad un prezzo equo.

Inoltre, Amiga 2000, ha gli slot perpendicolari alla scheda madre e non paralleli come ha l'Amiga 4000; ma è anche certo che dovrò modificare pesantemente il case per farci entrare una scheda madre di quelle dimensioni ed oltretutto il mio progetto, provvederà a modificare anche esteticamente il case con una nuova verniciatura e modernizzandolo nelle scritte e negli apparati di modding (luci neon, placche metalliche e finestre in plexiglass).

Forse può sembrare un insulto fare una cosa del genere ad un glorioso Amiga 2000, ma secondo me è un modo come un altro per portare Amiga nel nuovo millennio a testa alta e dimostrare che anche sotto il punto di vista delle modifiche non ha nulla da invidiare ad un computer qualunque ma, anzi, riesce a mantenere tutta la sua personalità e la sua carica esplosiva.

Ormai tento di aggiornare il blog quotidianamente, spero nel fine settimana di postare qualche foto del mio Amiga 4000 "all modded black edition" e del neo arrivato Amiga 2000.

Io punto avanti al futuro, e se il futuro sarà SAM440EP... beh chi mi vieta di metterlo nel mio case Amiga?

mercoledì 26 settembre 2007

La notte dei test

Ieri sera è stata una bella serata di testing.

Mi ritrovo tra le mani due bei pezzi di hardware sui quali fare esperimenti piuttosto differenti tra di loro in quanto a potenza ma decisamente simili come radici.

Avendo dismesso il mio vecchio server a casa ho a disposizione un ormai anzianotto AMD Duron 1300, mentre il "nuovo" server è un AMD Athlon 64 3200+.

Ho provato a far girare Amithlon su ambedue le macchine e devo ammettere che, grazie a chipset ed alle schede video compatibili, riesce a trovarsi perfettamente a suo agio.

Purtroppo le schede madri non sono mini-atx, quindi dovrò faticare parecchio per farle entrare nel case dell'Amiga 4000, tuttavia l'impatto visivo dello starting di Amithlon ed AmigaOS 3.9 è davvero impressionante. A parte che, venendo da AmigaOS 3.1, ci si sente di nuovo a casa, ma la cosa che stupisce è che tutto quanto è dannatamente accelerato, dannatamente più veloce di qualunque altro sistema 68k e soprattutto non molto differente, in termini di utilizzo, dal caro e mai dimenticato AmigaOS 3.1.

Non ho potuto procedere all'installazione diretta su Hard Disk in quanto le due macchine non sono dotate di floppy, necessario per far partire la procedura di autopartizionamento del disco, e non ho potuto neanche utilizzare troppi programmi giacché Amithlon in quella fase è paragonabile a quando su un Amiga classic vergine viene inserito il disco "Install 3.1".

Tuttavia sono parecchio affascinato da questa nuova prospettiva giacchè Amiga INC sembra un po' troppo statica per quanto riguarda in rilascio end-user di AmigaOS 4, ma questo è un altro discorso.

Dunque Amithlon sembra andare divinamente bene.

La configurazione prevederà il seguente Hardware:

AMD Athlon 64 3200+ single core
ASUS A8V (devo vedere se funziona anche la SE che è miniATX)
512 o 1024Mb RAM
TNT2 m64 32Mb (da sostituire quando la troverò con una GeForce4)
HD 20Gb IDE 7200rpm

Ora non mi resta altro che attendere di trovare un case di un Amiga classic per procedere al lavoro di assemblaggio.

Il mio obiettivo è quello del 4000 ma in realtà potrei ripiegare su quello del 3000 e, al massimo del 2000.

Spero nei prossimi giorni di riuscire a postare qualche immagine di Amithlon in funzione "demo" su una delle mie macchine.

martedì 25 settembre 2007

Death is not the end...

Come il titolo della "new song" dei Metallica recita, la morte non è la fine.

Nel 1994 Commodore dichiara il fallimento e da quel momento è iniziata l'incredibile odissea di Amiga che dura tutt'oggi. 13 anni nell'oblio che hanno visto scomparire dalla scena e dalla vita terrena uomini come Jay Miner e Fred Fish, anni che hanno visto separarsi i marchi Commodore ed Amiga, promesse mai mantenute e adesso forse oggi si vede la luce. Sebbene io non sia un fan dei Power PC da ex lettore di EAR ricordo ancora le pagine (scaricabili dal blog) in cui veniva annunciato l'imminente passaggio. Milioni di parole sono state scritte e adesso sembra proprio che Sam sia una realtà e che sia lei la piastra madre sulla quale si baseranno gli Amiga del futuro. Una piccola nicchia che forse crescerà o forse si adatterà al mercato traslando, come Apple, su piattaforme x86. Costosa? Economica? Potente? Limitata? Questo saranno i mesi avvenire a dircelo.

Nel frattempo la domanda che mi tartassa è sempre una: cosa è Amiga oggi?

Io credo che di Amiga sia rimasta un'idea. Un'idea di libertà, un'idea di semplicità ed accessibilità, un'idea di indipendenza, di alternativo e di (veramente) user friendly.

Per quanto mi concerne io sto ancora seduto e guardo l'evolversi della situazione... non mi dispiacerebbe un giorno vedere sugli scaffali di negozi come Mediaworld o Saturn degli "Amiga 440" in vendita oppure degli Amiga Store nei centri commerciali.

Credo che quello sarebbe il momento in cui darei un bel calcio dove non batte mai il sole al mio potentissimo Aemmeddì Atlon sessantaquattro ics due e, facendo piangere il portafogli, mi porterei a casa qualcosa di alternativo e che mi riporta al passato e che forse sarà il futuro.

Ma davvero lo sarà?

Di speranze ce ne sono tante e ce ne sono state troppe... è il momento di agire e speriamo che davvero le luci della ribaltano girino verso chi ha sofferto come un cane abbandonato per 13 anni.

Death is not the end... and we're still here.

P.S.: nel frattempo buttate un occhi su AROS, promette bene e speriamo cresca su anche meglio! http://www.aros.org

lunedì 24 settembre 2007

Amiga x86?

La popolazione amighista è sempre stata combattuta sul fronte del successore della gloriosa serie 68k Motorola. Non si è mai preso in considerazione il fronte x86 poiché parte integrante del "nemico storico" di Amiga e simbolo di Microsoft. L'alternativa scelta è stata il Motorola PowerPC. Purtroppo anche oggi i PowerPC hanno costi esorbitanti per la maggior parte dell'utenza media e potenze poco elevate per gli standard attuali. Inoltre, a paragone, gli x86 hanno una più vasta disponibilità e reperibilità che li posizione come hardware dominante sul mercato.

Ma è possibile realizzare un Amiga x86?

A quanto pare si ed è sufficiente utilizzare quel gioiellino chiamato AMIthlon.

Purtroppo questo mirabolante software che permette di installare AmigaOS 3.9 non è più in vendita ma è costantemente aggiornato dal suo creatore Bernie Meyer sul sito "AMITHLON KERNEL PROJECT" (http://www.garycvl.f2s.com/amithlon.html).

Ovviamente Amithlon ha bisogno di un hardware "particolare" per funzionare e sul sito di prima è elencata tutta una serie di hardware compatibile al 100%.

Amithlon si basa su una versione particolarmente modificata del kernel QNX di linux, il quale si occupa di far partire una versione altrettanto modificata di UAE con AmigaOS 3.9. Esiste un tutorial che permette di installare Amithlon seminativo su una macchina senza bisogno di utilizzare Windows o Linux, in pratica si accende il proprio computer, si fa il boot ed ecco quà Amiga OS 3.9 perfettamente installato (http://www.cgx.org.uk/articles/operating-systems/amigaos/amigaos-x86).

Ora però un Amiga con un case PC standard è piuttosto impersonale... però sempre meglio di nulla è!

Il mio progetto è quello di trovare un case di un Amiga 4000 Desktop (il mio non si tocca), sbranarlo di tutto ed installarvi l'hardware x86 che ho a disposizione (Athlon XP 3200+), dopodiché modificarlo per farci stare tutto e far girare Amithlon su quello che avrebbe potuto essere l'Amiga degli anni 2000.

In fondo su AmigaOS 3.9 ci sono parecchi software in grado di rimpiazzare il PC, e per l'uso che ne faccio io basta ed avanza. Già risolvo parecchi problemi in ufficio... a casa vorrei rilassarmi... e cosa c'è di meglio del caldo Amiga OS?

Più in la maggiori update...

Popolo amighista, siamo ancora tanti e vogliosi di vedere il mito rinascere!

mercoledì 12 settembre 2007

Buona Lettura con EnigmA Amiga Run

Grazie alla preziosa collaborazione di Alen Hadzihasanovic possiamo finalmente mettere a disposizione di tutti gli ex-lettori di EAR diversi numeri di EnigmA Amiga Run in PDF basterá cliccare sulla cover e aspettare.
Chiunque avesse altri numeri da aggiungere alla lista e' pregato di contattarmi miurillo@gmail.com
Grazie Alen e Grazie Diino il servizio di FTP Gratuito.
Ex Direttore Editoriale di Enigma Amiga Run
Ex Amighista

martedì 11 settembre 2007

Nuovo Blog nuova vita

Essendo entrato in possesso di molti numeri di EAR in PDF ho pensato di usare il Blog per la loro libera distribuzione. Chiunque abbia altri numeri in PDF puo' contribuire ad aumentare la libreria.

Grazie
Michele Iurillo
miurillo@gmail.com
Ex Redattore di EnigmA Amiga Run
Ex Amighista