mercoledì 31 ottobre 2007

L'alternativa

Ultimamente sul newsgroup riguardante Amiga ho avuto una piacevole discussione con un "veterano" di Amithlon quale Seiya. Mi ha candidamente spiegato parecchie cose che non sapevo ed è stato un grado di portare luce nel buio più totale. Ergo mi sento in dovere di dire:

Grazie Seiya!!!

Dopo ciò ho potuto trarre le mie conclusioni. Amithlon è si ottimo, ma purtroppo ha una cosa che limita parecchio il suo utilizzo, vale a dire l'emulazione dei chip custom originali quali OCS, ECS ed AGA.
Non mi interessando davvero i primi due o comunque giocare sotto Amiga x86 visto che ho a mia disposizione console apposite per fini ludici ma, effettivamente, avere a disposizione l'emulazione dei chip custom potrebbe essere utile per far girare programmi talvolta spocchiosi o comunque che richiedono quei chip, come ad esempio Imagine o altri programmi di grafica che sfruttano l'RTG mixato all'AGA.

Ora mi sono dannato per trovare un soluzione...

Installare una versione minima di Windows e poi mettere in autoboot WinUAE?
NO!!! Neanche morto!

Installare una versione di linux base e far partire E-UAE?
Uhm... pensiamoci su... è più o meno come funziona Amithlon...

E cosa ho trovato?

X-AMIGA (http://xamiga.net)

Sebbene nella sezione download non ci sia nulla, il progetto sembra davvero buono e soprattutto user friendly e completamente compatibile a livello di hardware con tutti i sistemi.
Sebbene per un momento lo abbia abbandonato visto che non ci sono download, ravanando sul web ho trovato un comodo "how to" che spiega come installare una versione di Gentoo base (kernel su cui X-Amiga si basa), E-UAE e tutte le altre cose che possono servire tra cui periferiche di rete wireless.

Basandosi su E-UAE vuol dire avere a disposizione un'emulazione totale della CPU Motorola e dei Chip custom nonché il supporto di tutte le periferiche compatibili con il kernel Gentoo.

Ma c'è il rovescio della medaglia.

Non sono un asso sotto linux e sarà difficile riuscire a far girare tutto l'ambaradan in questione. La guida è fatta bene ma è parecchio macchinosa e complessa, richiedendo parecchi "know how" di base.
Tuttavia ho intenzione di provare, se non altro per sfruttare hardware ancora più potente di un Athlon 64 3200+ e per poter utilizzare periferiche integrate come scheda audio e LAN che altrimenti Amithlon non supporterebbe.

Devo provare, ma credo che questa potrebbe essere una soluzione di gran lunga superiore ad Amithlon.

giovedì 25 ottobre 2007

Unbuntu: ci sto pensando seriamente


Diciamo la veritá. La scusa é sempre la stessa: é un casino installarlo, non ci sono i driver, e poi cazzo faccio con il software, é uno standard; ogni volta che qualcuno ci dice di installare Linux tutti a partire del sottoscritto ci facciamo le classiche seghe mentali. Sono anni di imposizione Microsoft, sono anni di Windows e non ci lasciano neanche il tempo di ragionare. Ora io sono un utente di Vista e mi trovo benissimo ma quando vedo che anche con due giga di Ram e un processore Dual il sistema va a singhiozzo inizio a pensare. E penso.. e ripenso.. Dopo tanti pensieri. Ieri ho installato la VirtualBox e la ultima Release di Unbuntu 7.10 e volete sapere una cosa? Figata!
Funziona tutto perfettamente, anche in VirtualBox non propriamente nativo, c’e’ tutto navighi (FireFox), scarichi (BitTorrent), un pacchetto office (OpenOffice) e tutto va non crasha mai ed é pure bello da vedersi. Allora siccome ho deciso di intervenire sul mio vecchio PC e mettergli (citando il mitico Callegari) “il cacciavite dove non glielo a messo mai nessuno” per farlo diventare una macchina al passo con i tempo (c’e’ su un Pentium II che sembra un panino imbottito e una Matrox con due ventole e soli 196 K di Ram) ho deciso di cambiare piastra madre, mettere un Athlon 64 / 2GB di Ram (c’e’ posto fino ad 8GB) un bel HD Sata da 250 GB il resto lo riciclo dal vecchio termosifone (alimentatore ATX, Case, Masterizzatore Teac DVD 8x, Drive e un IDE 30 GB) ma la novitá piú importante e che invece di “piratare una copia di Windows” ci metto su Unbuntu e per la prima volta avró un computer (che non sia un Amiga o un Mac) che non abbia il sistema operativo delle finestre del menga (leggesi Windows)

Tra le altre cose oggi mi hanno suggerito questa notizia...

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/07_ottobre_25/window.shtml

«Windows? No grazie». Rimborsato
Il giudice dà ragione a un utente che ha chiesto indietro i soldi del software preinstallato nel pc. Si aprono nuovi scenari.. io se fossi cavallo pazzo Bill mi preoccuperei.
Allora sai cosa ho pensato.. installo la VirtualBox di Linux e installo Vista su Unbuntu. Questa si che e’ bella, anzi.. mettendoci 8 GB di Ram posso lanciare 3 o 4 macchine di Vista alla volta.. mi sembra ti tornare ai vecchi amighevoli tempi in cui emulavo pc e mac contemporaneamente.

lunedì 22 ottobre 2007

La gallina ha fatto l'uovo

Proprio ieri sera leggevo la notizia che finalmente, il 30 Novembre all'AmiWest, verrà commercializzato AmigaOS4 per gli Amiga Classic dotati di acceleratrice PowerPC. In parole povere i fortunati possessori di Amiga 1200/ 3000 / 4000 con acceleratrice RISC e AmigaONE potranno mettere le mani sull'agoniato nuovo sistema operativo e scoprire così il nuovo mondo.

Dopo un primo sobbalzo sulla sedia e successivo grido di felicità con manona alla "Big Show" verso il cielo mi sono fatto due conti e sono tornato alla realtà. AmigaOS4 esce a quasi un anno dal suo annuncio di completamento ufficiale e, soprattutto, esce per delle piattaforme che, per quanto adori, sono ormai vecchie e stravecchie e che dovrebbero essere lasciate in pace. Inoltre, informandomi sul newsgroup, tale versione ancora non è in grado di girare su SAM440EP quindi i "fortunati" possessori di questa scheda, saranno costretti ancora a far girare qualche succhiasangue distribuzione di Linux in attesa che AmigaINC ed Hyperion decidano di smetterla di giocare a puntarsi il dito contro e commercializzino la versione nativa per PPC SAM440EP.

Quindi è vero che la gallina ha fatto l'uovo ma, ancora una volta, non è riuscito perfettamente.

Ormai, col passare dei giorni, si fa sempre più strada in me l'idea che non proverò mai più le sensazioni che ho provato quando accesi per la prima volta il mio vecchio Amiga 1200, vuoi perché i tempi son cambiati, vuoi perché ho parecchi anni di più, vuoi perché ormai l'hardware custom ha fatto la sua storia, comunque mi crogiolo ancora nella speranza di vedere macchine nuove targate "Amiga" compatte come una volta e pienamente funzionali nonostante le più basse frequenze di lavoro rispetto agli x86.

Ma ovviamente se non c'è un dannato sistema operativo in grado di fare ciò, resteremo tutti ancora bloccati alle limitazioni dell'hardware di una volta che, sebbene io lo rispetti ed lo ami, al giorno d'oggi manca di tutte le caratteristiche necessarie alla diffusione su larga scala. Nonché manca della potenza necessaria.

Non so perché ma il rilascio di AmigaOS4 per Amiga Classic PPC mi suona tanto di presa per i fondelli e/o tentativo di dare una caramellina al bimbo piangente (amighisti) da parte di AmigaINC / Hyperion.

Sono dubbioso, ancora non riesco a vederci chiaro e soprattutto questa notizia non riesce a darmi la tranquillità che davvero volevo.

E' proprio questo il destino di noi amighisti? Io credo che sia necessario smuovere le acque, e tutti insieme lo possiamo fare!

mercoledì 17 ottobre 2007

Con le mani in pasta... finalmente!

Ieri ho tirato fuori gli attributi ed ho deciso di dare seriamente una bella occhiata al case dell'Amiga 2000. A quanto pare il lavoro sarà duro, veramente molto duro e soprattutto dovrà essere eseguito con meticolosità e a regola d'arte. Il problema principale non sembra tanto essere l'alloggiamento della scheda madre quanto il fissaggio della stessa alla base di lamiera del case. Per fortuna quet'ultimo riesce ad aprirsi dannatamente bene ed a rendere accessibile ogni minimo spazio interno. Comunque ciò che maggiormente potrà darmi fastidio sono i piedini in metallo che reggevano la vecchia scheda madre dell'Amiga 2000. Ho provato ad eradicarli anche coll'ausilio di una pinza e di tutta la forza che ho nelle braccia ma, a quanto pare, sono bellamente saldati e, quindi, l'unica risorsa a mia disposizione sarà quella di prendere i mio fidato seghetto ed estirparli quanto più possibile.

Inoltre si è verificato un altro piccolo problema: l'alloggiamento per le unità ottiche e alimentatore va direttamente a cozzare con il dissipatore della CPU. Anche quì l'unica soluzione che vedo possibile sarà quella di armarmi di seghetto / frullino, tagliarlo a metà e dare alla parte frontale della base dei nuovi piedini in plastica o in metallo saldandoli sulla base del case.

Per l'alimentatore dovrò poi valutare se fissarlo direttamente sulla parte posteriore del case o bargli un nuovo alloggiamento laterale.

Parlando appunto della parte posteriore, via frullino sarò costretto ad aprire una nuova finestra per permettere agli slot di I/O di poter sfogare all'esterno. Le parti che, invece resteranno aperte verranno coperte con della griglia "da giardino" con fissate dietro delle ventole per far si che l'Athlon 64 non fada in overheat, considerato il fatto che queste CPU sono famose per non essere propriamente fredde.

Questo, almeno, è il necessario per far si che l'Amiga 2000 x86 almeno inizi a battere i primi colpi della sua nuova vita da workstation. Tuttavia dovrò fare altre modifiche per renderlo funzionante al 100% e soprattutto per farlo "come dico io".

Nel frattempo, però, mi è arrivata un'altra idea della quale avevo parlato qualche post fa e che riguarda un Amiga 600.

Tale idea è nata, morta e rinata nell'arco di alcuni giorni.

Cercherò di essere un po' più chiaro:

l'idea iniziale era quella di dopare un vecchio Amiga 600 con scheda madre micro ATX, cpu AMD ultraveloce tutta architettura a 64bit per utilizzarla come testbench per AROS. Ecco purtroppo ho sopravvalutato troppo la mia idea di spazio interno all'Amiga 600 ed ho visto che una normale motherboard micro ATX difficilmente riuscirà ad occupare poco spazio all'interno del case. Towerizzarlo è escluso perché a me serve un specie di notebook ma che abbia personalità.

E quindi ho mandato per breve tempo l'idea a farsi benedire mangiandomi le mani e rimuginando sul mio esperimento fallito ancor prima di nascere.

Ma poi è arrivato il fatidico incontro con le schede madri VIA micro-ITX. Tali piccole meraviglie oltre ad avere CPU compatibili x86 hanno anche delle dimensioni che fanno al caso mio: 17cm x 17cm. Un modello in particolare addirittura presenta la CPU fanless quindi niente spazio per dissipatori o ventole e tanto di guardagnato.

Ora sono alla ricerca di un bell'Amiga 600 per iniziare questo lavoraccio assieme al già partito Amiga 2000.

domenica 14 ottobre 2007

Incuriositi dall'ignoto

La mia recente politica di "sponsorizzazione" di AmigaOS ha portato, anche nel mio ufficio, una certa aria di curiosità nei confronti di questo vecchio ma buono sistema operativo. In particolare il mio capo, che definirei non certo un amante di Windows, è rimasto incuriosito da un sistema in grado di offrire tali prestazioni con macchine anche piuttosto obsolete.

Non potendo, purtroppo, ancora portare il mio Amiga 2000 x86 in ufficio poiché ancora under construction, mi sono limitato a recuperare la vecchia scheda madre ECS K7S5A con AMD Duron 1300, 128Mb RAM, HD 20Gb il tutto assemblato in un rozzissimo case che ho recuperato tra i rottami in ufficio.
In una mezz'oretta di smaneggiamenti ho installato Amithlon e relativo AmigaOS 3.9, tanto per gradire, ed ho mostrato loro cosa potevo fare, con quale velocità e con quali risorse richieste.

Certo, se avessi potuto installare anche la rete sarebbe stato molto meglio in quanto avrei potuto mostrare anche YAM ed Ibrowse, anche se in effetti su AmigaOS si sente parecchio la mancanza di un browser decente, tuttavia sia il mio capo che i miei adorati colleghi sono rimasti molto e positivamente impressionati.

Infine, tanto per gradire, ho fatto spettacolo tirando in ballo la mia piccola VM privata dedicata ai testing di AROS ed anche li, devo ammettere, che si sono saputi adattare subito alla mancanza dell'odioso menu "START" ed alla facilità di accesso ai vari tool di sistema.

Dopo una buona mezza giornata passata alla scoperta dei sistemi operativi Amiga "alternativi" posso tranquillamente dire di aver fatto un figurone e se non fosse per il fatto che Amithlon richiede hardware particolare e piuttosto difficile da reperire in grandi quantità, credo che in ufficio avremmo già alcune postazioni dedicate a questo OS.

Non potendo fare questo abbiamo deciso di mirare su ciò che di più simile c'è ovvero AROS. Ebbene teniamo gli occhi puntati su questo sistema operativo poiché appena avrà un buon gestore di rete, un browser e client di posta elettronica decente, software di word processing e possibilità di visualizzare / creare PDF, credo che andrà a rimpiazzare bellamente Windows su parecchi client nel mio ufficio risparmiando sia in licenze che in risorse hardware.

Talvolta se si incontrano persone aperte di mente, AmigaOS può dare ancora parecchi soddisfazioni.

martedì 9 ottobre 2007

Fatevi sotto

Un appello a tutti gli ex lettori in possesso di vecchi numeri di Enigma Amiga Run. Se avete uno scanner e il numero che avete non é tra quelli presentati qui a lato fateci una bella scansione pagina per pagina e inviateci il PDF. Mettete a disposizione di tutti i vecchi numeri di EAR.

Grazie

Michele Iurillo
Ex Direttore di EAR
Ex Amighista

Mea culpa & altre idee malsane

Purtroppo sono una di quelle persone che devono sbattere il muso sulle cose miliardi di volte prima di imparare. La lezione che io ancora non ho imparato è quella di chiudere la bocca quando necessario.

Ho avuto, in questi giorni, un piacevole (e non sono ironico) scambio di e-mail con Bill McEwen, CEO di Amiga INC. Si proprio quello che criticavo nel precedente post.

Ebbene Bill mi ha chiarito un po' la situazione ed ha saputo rispondere con molta calma e pacatezza a tutte quante le mie accuse non scaricando la colpa sugli altri ma cercando di darmi un quadro chiaro della situazione e spiegandomi, più o meno dettagliatamente, tutto quanto ciò che sta accadendo nel mondo Amiga e nel mondo dello sviluppo di AmigaOS4.

Proprio per questo ho deciso di tacere sull'argomento visto che ora ho un'idea chiara e precisa di ciò che sta accadendo, un'idea che voglio tenere per me poiché semplicemente personale.

E da bravo amighista mi siedo e guardo ciò che accade.

Ora vediamo però di trattare le idee malsane.

Voglio essere un po' criptico questa volta e vi darò solamente alcuni indizi:

- Amiga 600
- Scheda madre MicroATX
- Processore 64bit
- AROS

Ci siete arrivati?

Altro che BeBop di EAR!!! Il buon Bonomi mi sparerebbe con un AK47!

domenica 7 ottobre 2007

Fiumi di parole

Ormai con cadenza quasi quotidiana metto le mani sul mio Amiga 2000 x86 tentando di prepararlo nel migliore dei modi e soprattutto cercando come renderlo "la macchina dei miei sogni". Ovviamente, di tanto in tanto, mi capita di fare una cavalcatina su Internet e di controllare uno dei miei siti preferiti ovvero quello riportante le notizie Amiga.

Giorni fa mi sono imbattuto in questo articolo:
http://it.groups.yahoo.com/group/notizieamiga/message/5195

Ollallà!!! Cosa vedono i miei occhi!!! Una lettera niente meno che da Bill McEwen!!! Il CEO di Amiga INC... CEO... McEwen... CEO Mehdi Ali... uhm... già il titolo non mi piace neanche un po'.

A quanto pare dopo tanto silenzio Amiga INC ritorna alla carica a farsi sentire con questo messaggio dando l'ennesima pillola di tranquillante alla popolazione Amighista.

"Non vi preoccupate, siamo noi i primi a voler vedere rinascere e crescere la piattaforma Amiga".

Quante volte, dalla morte di Commodore ed anche prima, abbiamo sentito queste parole, quante volte ci siamo fatti prendere in giro così, ci siamo fatti illusioni che poi sono state distrutte come se nulla fosse? Tante, innumerevoli... mi viene quasi da riflettere che l'unico team che non ci ha MAI preso in giro, sia il team di sviluppo di AROS, ma questa è un altro discorso.

Bene, io non so cosa cavolo abbia in mente Amiga INC, non so dove stia andando a parare e dove voglia arrivare con la sua politica. Ricordiamoci che Amiga INC è colei che ha semidistrutto Bernie Meyer, creatore di Amithlon, e che attualmente è in causa con Hyperion per la paternità di AmigaOS 4.

Ma come, dico io, prima dai alla gente la roba di sviluppare poi, a lavoro finito, la prendi a calci nel sedere e la citi in giudizio rivendicando la paternità di quel software? Cattivi, Hyperion, brutti cattivi!!!

In anni ed anni di gestione di Amiga INC non abbiamo avuto che cause e robe del genere, promesse mai mantenute ed il passaggio ad una architettura, si inclusa SAM440EP, che nasce già vecchia.

Ora oltre a non avere uno straccio di sistema operativo tra le mani (eh no, finché la causa non si risolve col picchio che lo vedremo in vendita, cattivi Hyperion!) mi voglion propinare una scheda che 2007 ha la bellezza di 667MHz nella versione di punta... SEICENTOSESSANTASETTE MEGAHERTZ!!!
Poteva andare bene 10 anni fa, ma oggi, francamente, con CPU che superano la barriera dei 4GHz, che hanno 2 o 4 core e che costano da soli un paio di centinaia di euro, mi sembra davvero ridicolo.

Per carità anche quando Amiga era su base Motorola 68k, avevamo clock del tutto inferiori rispetto agli x86 ma oggi...

Non so esattamente cosa pensare... da una parte l'hardware "fuori dal coro" dall'altra il fatto dell'economicità.

Che si possano fare miracoli a livello di ottimizzazione del codice?

Non lo so... quando sarà si vedrà.

Ma resta il fatto che Amiga INC ancora ci fa aspettare per questo dannato sistema operativo ed ancora si perde in cause e rotture di palle varie. Certo abbiamo aspettato 13 anni e possiamo aspettare ancora... ma quanto ancora?

Forse Amiga INC non ha capito un cosa fondamentale: a 13 anni dalla morte di Commodore ci siamo rotti gli zebedei di parole parole e parole.

VOGLIAMO I FATTI.

Amiga INC, would you wake or you're gonna still waste OUR time?

mercoledì 3 ottobre 2007

Il futuro di Amiga

Oggi vorrei concentrarmi un po' a pensare al futuro di Amiga. Sicuramente sono già stati scritti fiumi di parole e fatte migliaia di promesse ma a quanto pare Amiga e la sua filosofia di computer è parecchio dura a morire. Lo dimostrano le centinaia di migliaia di appassionati in tutto il mondo che ancora bramano un nuovo sistema operativo per fuggire da quella immensa castrazione e/o imposizione che è diventata Windows nel corso degli anni.

Attualmente il futuro di Amiga, tralasciando MorphOS, si chiama AmigaOS4. Un sistema operativo bramato dagli amighisti da tempo immemore, un sistema operativo che sancirà il definitivo abbandono della ormai defunta serie 68000 di Motorola per passare direttamente ad una stupefacente architettura PowerPC. La scheda madre, SAM440EP, la abbiamo già tra di noi, già in vendita e pronta all'uso ad un costo più o meno pari a quanto costava un Amiga 1200 nell'ormai lontano 1993. Manca però ancora la commercializzazione end-user di AmigaOS4 poiché Amiga INC è ancora troppo occupata a fare causa ad Hyperion (sviluppatori di AmigaOS4) piuttosto che a rilanciare la nuova piattaforma come alternativa e concorrente allo strapotere di Zio Bill. Sebbene io non sia molto propenso all'architettura PowerPC, so benissimo che se fosse commercializzata in modo massiccio anche io finirei col comprarne una ed avere di nuovo quella sensazione di unico e speciale che caratterizzò i miei anni di adolescenza appena accesi il mio fiammante Amiga 1200 ben 15 anni fa. Avere un qualcosa di unico, con una sua personalità ben delineata e che spicchi dalla massa così come tutti quanti gli Amiga Classic fecero al loro tempo.

Dall'altra parte però c'è un sistema operativo piccolo piccolo ma che sta crescendo a vista d'occhio. Compatibile con hardware x86 e forse, più in la, compatibile con la scena Amiga Classic: AROS. Questo sistema operativo, nell'ultimo anno, ha mosso passi da gigante arrivando oggi ad avere un installer tutto suo e focalizzando su di se l'attenzione di sviluppatori e grande pubblico. AROS ha grandi possibilità ed enormi scenari futuri sarà solamente il grande pubblico amighista a decidere il suo destino e la sua espansione.

Il futuro è questo: macchine personali come una volta e "diverse" dai comuni PC oppure macchine compatibili con l'anima di Amiga?

Noi amighisti siamo abituati a stare seduti e vedere come si evolve la situazione... sono 13 anni che lo facciamo e qualunque cosa arriverà, sicuramente sarà un passo in avanti.

lunedì 1 ottobre 2007

Un po' di foto...

Come promesso, ho raccolto e fatto un po' di foto...

Lascerò che le immagini parlino per me:
Il mio Amiga 2000 appena arrivato a casa...




L'interno dell'Amiga 4000 "black edition". Particolare di scheda grafica e flicker fixer



L'Amiga 4000 in tutto il suo splendore con le sue ventole che permettono di tenere il case chiuso anche con tutto quel ben di Dio dentro!!!

Nel frattempo sto cercando di schiaffare una scheda madre x86 dentro all'Amiga 2000... forse qualcosa si muove!!!